Wednesday, June 04, 2008

Acqua di P olonia



...aprivo gli occhi solo ogni tanto, quando cadendomi la testa per uno sbalzo dell'auto mi riprendevo da un dormiveglia relativo. Percepivo la velocità del mezzo ed i suoi sorpassi su quella strada imperfetta. Avevo paura e crollavo nel sonno.

La birra dell'aereoporto mi fa sempre quest'effetto,soprattutto quando non dormo da oltre 24 ore. Scappa sempre quell'inevitabile sequenza di birre chiare quando si fa scalo con i voli Lufthansa in Germania.
Raggiungiamo quindi Olsztyn dopo quasi quattro ore di auto e due brevi viaggi aerei partendo da Venezia, sostando a Monaco e arrivando a Varsavia; il tempo di una doccia veloce e poi era prevista ancora auto. Ci aspettavano ad una festa in una tenuta a meno di 40km da Kaliningrad, Russia. Altre due ore e mezza di strade in mezzo alla prateria polacca, solo qualche minuscolo centro e rare case sparse.

All'arrivo il clima era mite e il luogo della festa, un relais con maneggio, terme e campi, spiazzava per grandezza dopo km di nulla.
La festa era data da un latifondista polacco per i suoi dipendenti. C'era una quantità esagerata di cibo e vodka, un gruppo gitano che suonava in playback (una costante nella tre gg polacca i gruppi con basi). Abbiamo divorato del pollo e con le mani appiccicose siamo andati a suonare una mezz' ora.

Il palco era all'aperto, un cortile tra quattro edifici: due fanno parte di un complesso termale, un altro impressionante per grandezza era la stalla per i cavalli; l'altro, il quarto non ho avuto l'interesse di osservarlo, c'erano tante cose che succedevano nel frattempo. Dalle braci arrivavano profumi deliziosi. Guardavo quelle persone così diverse nei lineamenti, cercavo di farmi un'idea di chi fossero.
Siamo saliti sul palco con la sana tensione che accompagna ogni, se pur piccolo, debutto in un luogo nuovo. Invece abbiamo suonato in leggerezza, ci siamo lasciati andare e quindi divertiti.

Poi è continuata l'abbuffata di carne: ancora pollo, poi pancetta e costicine. Una signora ubriaca m'importunava di continuo, suo marito con i baffi e una corporatura da barbaro stava al gioco. Sono scappato verso la griglia a prendere l'ennesimo pezzo di carne .
Screwdriver e vodka liscia con il capo e poi ritorno ad Olsztyn...birretta defatigante, il manager a letto e band fuori a locali.
La città ha più di 250mila abitanti, università, un bellissimo centro storico, vicinissima alla regione dei laghi. E una bella vita notturna. Sabato notte addirittura sono finito in un posto del centro storico dove facevano minimal e drum n bass niente male.

Erano le 4 del mattino. Dai finestroni entrava già la luce, siamo a Nord.

L'indomani il concerto.

Chiaro da stropicciarsi gli occhi il cielo verso le cinque del mattino. In un hotel dove non esistono tende, come in ogni casa polacca.


In riva al lago una spiaggia di sabbia come al mare, c'era caldo, da costume, al massimo maglietta; l'atmosfera era vagamente simile a quella di uno spritz on the beach.
Suonavamo prima dei Boney M, quelli che cantavano Daddy Cool Dovevamo fare un set di 75 min, abbiamo concluso dopo un'ora e 40 min, diversi bis. Andata davvero bene.
Abbiamo anche eseguito Impressioni di Settembre, bellissima canzone della PFM, che dal vivo suonano anche Renga e i Marlene Kuntz. Ho visto diverse facce emozionate nelle prime file: Italiani che vivono lì da anni e felici di ascoltare quella canzone di Mogol, Pagani e Mussida, uno dei capolavori assoluti della musica italiana per quell'equilibrio di tensioni tra armonia melodia e testo. Quando abbiamo suonato Malaika e lo Soukous c'erano tra le 3 o 4 mila persone ad ascoltarci e ballare.
Poi sono arrivati i boss, Boney M. Basi e 4 voci, tre femminile e la voce leader del cantante. Belli i primi due pezzi, poi insomma. Noi siamo scappati in centro a divorare pollo fritto e far festa di sabato notte.
...

Concerto sempre nello stesso luogo anche domenica. Abbiamo suonato più rock e reggae, a mio avviso bene anche se un poco intermittenti. La sera prima ci siamo espressi più compatti, la concentrazione era assoluta. Ma lo sappiamo che suonare non è meccanico, non ti riproponi mai sempre allo stesso modo, il rendimento è sempre ondulato, l'importante è tenera alta la media, mirare ad uno standard elevato.


Quando sono sotto una sana pressione sente il cervello lavorare a pieni giri, la sua attività principale genera una serie di altri impulsi periferici: idee, spunti, conclusioni.

E'come trovare il giusto angolo di casa per una piantina, vedi che fiorisce.


Aldo

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ma perchè non scrivi un bel libro per tutto il mondo?
hai così un bello modo di raccontarti

15/6/08  
Anonymous Paolo Roberto said...

Concordo!!!

6/6/09  

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