Gennaio 2014
Eccomi qui.
Le settimane scorrono via veloci e dense, anche in questo inizio d' anno.
Nemmeno il tempo di pensarci ed un altro giro di calendario è stato fatto.
Benvenuto 2014.
E buon anno a voi che leggete queste righe.
Scrivo qualche appunto per riepilogare i momenti significati della seconda metà del 2013: dal concerto di arrivederci del Quartetto Desueto per arrivare all' indimenticabile serata della reunion dei Jalum, la mia band di quand'ero ragazzo.
La pausa del Quartetto Desueto è arrivata nel momento in cui sentivo la necessità di riaprire i miei orizzonti musicali, fissare nuove sfide e saldare nuove collaborazioni.
Il concerto di saluto è stato intenso, l'emozione mi ha catturato almeno in un paio di momenti. Abbiamo avuto ragione a non trascinare il nostro progetto, le cose belle vanno preservate. Ora abbiamo bisogno di far decantare questa prima lunga fase di vita della band. Ci sono tre album che parlano per noi, e tanti concerti che rimarranno nella nostra memoria ed in quella delle persone che ci hanno sostenuto. Più avanti, quando sarà il momento di riprendere lo sentiremo tutt'e quattro insieme, in perfetta armonia.
La reunion dei Jalum, altro momento "topico" dell'anno.
I Jalum sono stati la mia famiglia per tanti anni, dal '94 al 2002.
Con Umberto ( Zanardo) e Giacomo (Da Ros) sono cresciuto, abbiamo frequentato le stesse scuole, trascorso assieme non so nemmeno io quanti pomeriggi a provare e quante sere a suonare in giro. Ritrovarsi strumenti in mano dopo tanto tempo è stato bellissimo.
Noi da allora non siamo cambiati poi così tanto, è molto più evidente la mutazione del mondo che ci circonda, colonizzato in poco tempo dal digitale, quando le nostre prime registrazioni come Jalum, per dire, sono state fatte su nastro, i telefoni cellulari si vedevano in giro, ma non avevano ancora iniziato la loro invasione del quotidiano.
Boom, due accordi ed una rullata fragorosa, ci siamo guardati. Yes.
Rock.
Bella sorpresa constatare che alcune delle nostre canzoni aveva dignitosamente resistito al tempo. Ci siamo ritrovati più maturi ed esperti, ma con una voglia pazzesca di tirare fuori le unghie, di schitarrare, di fare del rock n roll. E ci siamo riusciti. L'atmosfera al Corner di Ramera era pazzesca: la sala piena, sembrava scoppiare. Tante facce di una stagione ormai lontana nel tempo riemerse tutte insieme in quella sala, peccato per le molte persone rimaste fuori, ma chi c'era si è portato a casa qualcosa da ricordare.
Sempre in questi mesi abbiamo rispolverato i Black Night: io e Giacomo avevamo bisogno di suonare loud. Abbiamo un pubblico unico, che rende ogni concerto di questa band speciale e la complicità con Loris e Claudio mi stupisce ogni volta per freschezza e genuinità. Tra le altre, da ricordare la serata nella piazza del bellissimo borgo antico di Cison di Valmarino, la festa in via Caprera a Vittorio Veneto con le proiezioni di Bianca & Volta, il concerto a Fregona, perfettamente amplificati da Riccardo Dondi, e noi in serata di vena.
***
Con Giacomo suonare è sempre una cosa nuova, stimolante, dopo 21 anni, soprattutto ora. E' un grande musicista e per lui si sta aprendo una meritata carriera ad alto livello. Siamo amici da sempre, sono orgoglioso di suonare con lui da una vita.
***
Musicare la storia scritta e splendidamente illustrata da Michele Vespini è stata una sfida: non è mai facile suonare da solo di fronte al pubblico, anche se in compagnia di altre persone sul palco. "Uno spettacolo elettro teatral musicale", come il suo autore l'ha inizialmente definito, ma che nel corso delle nostre esibizioni in piccoli teatri o scuole è diventato acustico, alla ricerca della maggiore intimità possibile con il nostro piccolo, ma solo d'età, pubblico.
***
In questi primi mesi del 2014 pubblicherò alcune cose inedite.
Uscirà un cd, attualmente in fase di missaggio, registrato da me e Marco Bovi, per lo più brani scritti di nostro pugno. Sono molto felice di questa collaborazione: Marco è uno dei chitarristi più bravi che abbiamo in Italia, suona il jazz in modo super cool ed è una persona positiva, entusiasta.
Il titolo del disco sarà " A passo d'uomo".
Un titolo che sintetizza uno stile musicale che non contempla la fretta, dove le pause sono determinanti e l'andatura permette di arrivare alla meta godendo anche del paesaggio.
Sempre nelle prossime settimane uscirà sul web il primo singolo della mia band con Luca Marchi e Maicol Morgotti. Sono due giovani musicisti emiliani, pieni di grinta, rispettivamente bassista e batterista. Hanno un'energia contagiosa e i primi pezzi registrati insieme hanno davvero un bel sound. A breve qualche dettaglio in più, nei primi giorni di febbraio finiremo mix e mastering delle prime tracce.
***
Nella seconda metà di gennaio riprenderà l' attività anche il trio Small Paradise, dove suono con Nicola Dal Bo e Roberto Buttignol. Durante il concerto al PN Box a Pordenone in calendario il 26/1 faremo delle riprese audio video. Suoneremo anche il 24/1 a Bassano del Grappa VI, Taverna al Ponte.
Tanti altri sono i progetti in cantiere. Tra le altre novità segnalo l'inedita collaborazione con Sara Zaccarelli, Mecco Guidi e Michele Iaia, saremo sul palco a febbraio: Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza.
Il 18 gennaio, dopo praticamente dieci anni esatti, farò una serata con l'amico Alberto Igne!
Il 1 febbraio sarò all' Apartamento Hoffman di Conegliano con i Bouganville.
Il 9 febbraio alle 17,30 all' auditorium di Tarzo con Federico Stragà, Marco Pandolfi e Stefano Ottogalli.
A marzo una sorpresa: in calendario un paio di con concerti con Kirk Smart.
In queste settimane ho anche suonato anche con altri musicisti fortissimi, innanzi tutto batteristi di grande qualità: Bruno Farinelli ( i lunedì al Due Spade di Conegliano dove suono con Bruno e Giacomo stanno diventando serate cult), Andrea Fontana, Carlo Bonazza ( memorabile la maratona da 3 ore e 40 minuti senza pause ad Arsiè, in trio con Giacomo), Paolo Valli, Luca Bortoluzzi e poi ancora, Paolo Roberto Pianezza & Francesca Alinovi (Paul Mad Gang), Brad Myrick, Pippo Guarnera Davide Drusian e Cocco Marinoni ( con i quali ho suonato blues sotto casa per la festa della notte bianca di Strada maggiore qui a Bologna; ma anche in una di quelle notti infinite che ti regala l'estate a San Pietro di Feletto TV in luglio, quando abbiamo ripreso a suonare con i Blue Mystic sul finire del concerto dei Los Massadore; ne parlano ancora in giro di quel set after hour, e che Dio mi perdoni per aver usato tre parole inglesi consecutive); Romolo Dal Franco Natale (con il quale suonerò il 31 gennaio alla Cerveceria di San Vito al Tagliamento, con L. Bortoluzzi alla batteria), Linda Buratto (una rock girl coi fiocchi, ha un tiro da paura, vive in Inghilterra ed ha appena terminato un tour mondiale con Kate Nash, tenetela d' occhio), …
Ci sarebbe da scrivere almeno una storia per ognuna di queste persone, avendone il tempo. Ma voglio soffermarmi un istante su una serata a Corbanese, dove ho potuto duettare in qualche pezzo con uno dei miei eroi, Tolo Marton. Non è che succede tutti i giorni suonare Sunshine of Your Love con chi l'ha suonata anche con Ginger Baker e Jack Bruce; un musicista dalle mani capaci di infinite sfumature, il grande Tolo. Un anticonformista, un genuino, uno che con la chitarra in mano ti sorprende sempre.
***
Insomma, qui non si sta con le mani in mano. Ho la testa zeppa di idee, che mi ci vorrebbero giornate di 48 ore per metterle tutte in pratica.
E poi quest'anno sono dieci anni dal tour americano del 2004, il primo, il più lungo, addirittura sei mesi in giro per tutta l'East Coast a suonare e soprattutto imparare. Fu un' annata fantastica, forse la più bella della mia vita. Vuoi che qualcosa per festeggiare questo anniversario non si faccia?
Altra novità in arrivo, il sito vedrà un restyling, mi ero affezionato a questa veste grafica, ma tutto cambia e rigenerarsi è fondamentale.
A presto!
Aldo
Ecco un pezzo notturno, scritto e suonato con Alessandro Cocco Marinoni e Davide Drusian:
Le settimane scorrono via veloci e dense, anche in questo inizio d' anno.
Nemmeno il tempo di pensarci ed un altro giro di calendario è stato fatto.
Benvenuto 2014.
E buon anno a voi che leggete queste righe.
Scrivo qualche appunto per riepilogare i momenti significati della seconda metà del 2013: dal concerto di arrivederci del Quartetto Desueto per arrivare all' indimenticabile serata della reunion dei Jalum, la mia band di quand'ero ragazzo.
La pausa del Quartetto Desueto è arrivata nel momento in cui sentivo la necessità di riaprire i miei orizzonti musicali, fissare nuove sfide e saldare nuove collaborazioni.
Il concerto di saluto è stato intenso, l'emozione mi ha catturato almeno in un paio di momenti. Abbiamo avuto ragione a non trascinare il nostro progetto, le cose belle vanno preservate. Ora abbiamo bisogno di far decantare questa prima lunga fase di vita della band. Ci sono tre album che parlano per noi, e tanti concerti che rimarranno nella nostra memoria ed in quella delle persone che ci hanno sostenuto. Più avanti, quando sarà il momento di riprendere lo sentiremo tutt'e quattro insieme, in perfetta armonia.
La reunion dei Jalum, altro momento "topico" dell'anno.
I Jalum sono stati la mia famiglia per tanti anni, dal '94 al 2002.
Con Umberto ( Zanardo) e Giacomo (Da Ros) sono cresciuto, abbiamo frequentato le stesse scuole, trascorso assieme non so nemmeno io quanti pomeriggi a provare e quante sere a suonare in giro. Ritrovarsi strumenti in mano dopo tanto tempo è stato bellissimo.
Noi da allora non siamo cambiati poi così tanto, è molto più evidente la mutazione del mondo che ci circonda, colonizzato in poco tempo dal digitale, quando le nostre prime registrazioni come Jalum, per dire, sono state fatte su nastro, i telefoni cellulari si vedevano in giro, ma non avevano ancora iniziato la loro invasione del quotidiano.
Foto: Annarita De Martin |
Rock.
Bella sorpresa constatare che alcune delle nostre canzoni aveva dignitosamente resistito al tempo. Ci siamo ritrovati più maturi ed esperti, ma con una voglia pazzesca di tirare fuori le unghie, di schitarrare, di fare del rock n roll. E ci siamo riusciti. L'atmosfera al Corner di Ramera era pazzesca: la sala piena, sembrava scoppiare. Tante facce di una stagione ormai lontana nel tempo riemerse tutte insieme in quella sala, peccato per le molte persone rimaste fuori, ma chi c'era si è portato a casa qualcosa da ricordare.
Sempre in questi mesi abbiamo rispolverato i Black Night: io e Giacomo avevamo bisogno di suonare loud. Abbiamo un pubblico unico, che rende ogni concerto di questa band speciale e la complicità con Loris e Claudio mi stupisce ogni volta per freschezza e genuinità. Tra le altre, da ricordare la serata nella piazza del bellissimo borgo antico di Cison di Valmarino, la festa in via Caprera a Vittorio Veneto con le proiezioni di Bianca & Volta, il concerto a Fregona, perfettamente amplificati da Riccardo Dondi, e noi in serata di vena.
Foto: Diego Feltrin |
***
Con Giacomo suonare è sempre una cosa nuova, stimolante, dopo 21 anni, soprattutto ora. E' un grande musicista e per lui si sta aprendo una meritata carriera ad alto livello. Siamo amici da sempre, sono orgoglioso di suonare con lui da una vita.
***
Musicare la storia scritta e splendidamente illustrata da Michele Vespini è stata una sfida: non è mai facile suonare da solo di fronte al pubblico, anche se in compagnia di altre persone sul palco. "Uno spettacolo elettro teatral musicale", come il suo autore l'ha inizialmente definito, ma che nel corso delle nostre esibizioni in piccoli teatri o scuole è diventato acustico, alla ricerca della maggiore intimità possibile con il nostro piccolo, ma solo d'età, pubblico.
Foto: Annarita De Martin |
***
In questi primi mesi del 2014 pubblicherò alcune cose inedite.
Uscirà un cd, attualmente in fase di missaggio, registrato da me e Marco Bovi, per lo più brani scritti di nostro pugno. Sono molto felice di questa collaborazione: Marco è uno dei chitarristi più bravi che abbiamo in Italia, suona il jazz in modo super cool ed è una persona positiva, entusiasta.
Il titolo del disco sarà " A passo d'uomo".
Un titolo che sintetizza uno stile musicale che non contempla la fretta, dove le pause sono determinanti e l'andatura permette di arrivare alla meta godendo anche del paesaggio.
Sempre nelle prossime settimane uscirà sul web il primo singolo della mia band con Luca Marchi e Maicol Morgotti. Sono due giovani musicisti emiliani, pieni di grinta, rispettivamente bassista e batterista. Hanno un'energia contagiosa e i primi pezzi registrati insieme hanno davvero un bel sound. A breve qualche dettaglio in più, nei primi giorni di febbraio finiremo mix e mastering delle prime tracce.
***
Nella seconda metà di gennaio riprenderà l' attività anche il trio Small Paradise, dove suono con Nicola Dal Bo e Roberto Buttignol. Durante il concerto al PN Box a Pordenone in calendario il 26/1 faremo delle riprese audio video. Suoneremo anche il 24/1 a Bassano del Grappa VI, Taverna al Ponte.
Tanti altri sono i progetti in cantiere. Tra le altre novità segnalo l'inedita collaborazione con Sara Zaccarelli, Mecco Guidi e Michele Iaia, saremo sul palco a febbraio: Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza.
Il 18 gennaio, dopo praticamente dieci anni esatti, farò una serata con l'amico Alberto Igne!
Il 1 febbraio sarò all' Apartamento Hoffman di Conegliano con i Bouganville.
Il 9 febbraio alle 17,30 all' auditorium di Tarzo con Federico Stragà, Marco Pandolfi e Stefano Ottogalli.
A marzo una sorpresa: in calendario un paio di con concerti con Kirk Smart.
In queste settimane ho anche suonato anche con altri musicisti fortissimi, innanzi tutto batteristi di grande qualità: Bruno Farinelli ( i lunedì al Due Spade di Conegliano dove suono con Bruno e Giacomo stanno diventando serate cult), Andrea Fontana, Carlo Bonazza ( memorabile la maratona da 3 ore e 40 minuti senza pause ad Arsiè, in trio con Giacomo), Paolo Valli, Luca Bortoluzzi e poi ancora, Paolo Roberto Pianezza & Francesca Alinovi (Paul Mad Gang), Brad Myrick, Pippo Guarnera Davide Drusian e Cocco Marinoni ( con i quali ho suonato blues sotto casa per la festa della notte bianca di Strada maggiore qui a Bologna; ma anche in una di quelle notti infinite che ti regala l'estate a San Pietro di Feletto TV in luglio, quando abbiamo ripreso a suonare con i Blue Mystic sul finire del concerto dei Los Massadore; ne parlano ancora in giro di quel set after hour, e che Dio mi perdoni per aver usato tre parole inglesi consecutive); Romolo Dal Franco Natale (con il quale suonerò il 31 gennaio alla Cerveceria di San Vito al Tagliamento, con L. Bortoluzzi alla batteria), Linda Buratto (una rock girl coi fiocchi, ha un tiro da paura, vive in Inghilterra ed ha appena terminato un tour mondiale con Kate Nash, tenetela d' occhio), …
Ci sarebbe da scrivere almeno una storia per ognuna di queste persone, avendone il tempo. Ma voglio soffermarmi un istante su una serata a Corbanese, dove ho potuto duettare in qualche pezzo con uno dei miei eroi, Tolo Marton. Non è che succede tutti i giorni suonare Sunshine of Your Love con chi l'ha suonata anche con Ginger Baker e Jack Bruce; un musicista dalle mani capaci di infinite sfumature, il grande Tolo. Un anticonformista, un genuino, uno che con la chitarra in mano ti sorprende sempre.
Foto: Annarita De Martin |
***
Insomma, qui non si sta con le mani in mano. Ho la testa zeppa di idee, che mi ci vorrebbero giornate di 48 ore per metterle tutte in pratica.
E poi quest'anno sono dieci anni dal tour americano del 2004, il primo, il più lungo, addirittura sei mesi in giro per tutta l'East Coast a suonare e soprattutto imparare. Fu un' annata fantastica, forse la più bella della mia vita. Vuoi che qualcosa per festeggiare questo anniversario non si faccia?
Altra novità in arrivo, il sito vedrà un restyling, mi ero affezionato a questa veste grafica, ma tutto cambia e rigenerarsi è fondamentale.
A presto!
Aldo
Ecco un pezzo notturno, scritto e suonato con Alessandro Cocco Marinoni e Davide Drusian:
0 Comments:
Post a Comment
<< Home