Roma, 22 giugno 2014, Rolling Stones al Circo Massimo.
Il lungo pomeriggio sotto il sole cocente è ritmato da birre fresche e blues acustico.
Al crepuscolo attacca John Mayer: parte in stile west coast per poi assestare il suono della band verso un rock rilassato, con le vette emotive raggiunte in splendidi guitar solo; gran bel set, della durata di un'ora.
Poi il cambio palco, l' eccitazione che sale. Marley esce dalle casse a benedire la serata con "Natural Mystic", l' attesa si prolunga, intorno a me facce stravolte dal sole dalla fatica e dall' emozione.
Eccoli: boom!
La prima schitarrata di Keith ad introdurre "Jumpin Jack Flash" mi dice che sono nel posto giusto al momento giusto.
Mick divora il palco, canta da dio e ha un sound pazzesco all' armonica; Ron Wood in formissima; Charlie fa capire quanta personalità può avere un batterista e tiene incollata la band; Keith sferraglia riff micidiali e canta un blues da brivido.
L' emozione fa sbagliare i primi accordi di un imbolsito Mick Taylor, ma su Midnight Rambler cuce un solo blues memorabile; davvero bello vederlo lì con i vecchi compagni.
A completare l' organico musicisti che girano con gli Stones ormai da una vita, compreso Bobby Keys al sax con la sua faccia da delinquente.
It' s only rock n' roll but i like it.
Ho amato anche le sbavature di questa serata, ampiamente bilanciate da uno show spettacolare, sincero.
Alla fine sembravano felici anche loro. Ed io pure.
Aldo
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